Thursday 12 June 2008

Un mandarino per Teo



Un Mandarino per Teo è una simpatica commedia di Garinei e Giovannini, la passarono in TV intorno al 1967 - avevo 6 anni - e ancora me la ricordo, come Belfagor, Don Camillo, la cubana Lola Falana di cui ero segretamente innamorato, le gemelle Kessler - troppo nordiche per i miei gusti - e Alighiero Noschese - un genio assoluto, membro di spicco della P2 e suicidato in circostanze misteriose. Attori: Walter Chiari, Ave Ninchi - un altro dei miei idoli - musiche di Gorni Kramer. Quelli erano tempi.

La storia e' semplice: due tipi dicono al poverissimo Teo: se tu premi questo campanello, un Mandarino in Cina morira' e tu erediterai tutti i suoi beni. Teo non ci pensa due volte, preme il campanello e il giorno dopo un notaio gli annuncia che e' diventato ricco. Teo comincia a spendere e spandere, night clubs e zoccolone di lusso, "e che me frega del Mandarino". Qualcuno ricordera' la canzoncina:

soldi, soldi, soldi, toccasana di questa quotidiana battaglia della grana perchè, chi ha tanti soldi vive come un pascia e a piedi caldi se ne sta. Prendi, spandi e spendi, Non domandare da dove provengono,

Poi pero' succedono alcuni fattacci: il figlio del Mandarino si presenta e dice "adesso tocca a te morire perche' io possa ereditare quello che era mio". Teo se la fa sotto e comincia ad avere scrupoli morali in materia di omicidio. Poi in un finale faustiano si presenta il diavolo a reclamare l'anima di Teo, che si salva solo con la solidarieta' degli amici che restituiscono al diavolo tutto il denaro speso.

A me la storia di Teo ricorda il Global Warming....

"Eh no, ancora con sta storia del Global Warming, e basta, e che palle! Le estati saranno un po' piu' calde, e vabbe' accenderemo il condizionatore. Gli inverni un po' piu' caldi, meglio, cosi' risparmiamo sul riscaldamento. Ci sara' meno neve, e vabbe' pazienza andremo a funghi invece che a sciare. Pero' non scassateci più i marroni."

Permettetemi di scassarvi i marroni.

Il 12 maggio, vincendo la mia naturale ripugnanza per gli inglesi, sono andato ad un convegno sul global warming a Londra - lavoro a 150 Km da Londra; in realta' cercavo amicizia, la vita in Inghilterra e' molto dura dal punto di vista sociale se uno non e' un alcolizzato da pub, in fondo sul global warming sono un po' rassegnato. Fra i relatori c'erano alcuni esperti di climatologia inglesi, un politico della Sinistra Radicale e David Wasdell del Meridian Programme. Questi bravi ragazzi hanno spiegato tutta l'ambaradan solito sul riscaldamento del pianeta, i numerosissimi meccanismi di positive feedback che una volta innescati amplificano il fenomeno, l'indifferenza del mondo della politica prezzolato dalle multinazionali del petrolio, blablabla insomma le solite cose note. I toni si fanno mesti e pesanti mentre emergono scenari apocalittici e deterministici.

Poi una donna nel pubblico chiede "ma insomma, sembra un funerale, non ci sono degli spiragli di ottimismo?" ma in realtà voleva dire "Voi maschi siete tutti una palla, depressi cronici, senza fantasia.... se il potere fosse nelle mani di noi donne metteremmo tutto a posto in un attimo. Quasi quasi divento lesbica.".

E allora David Wasdell disse una cosa che non dimenticherò mai. Fu un po' come sentirsi dire che si ha l'AIDS. Disse piu o meno cosi', state bene attenti: "fino a due mesi fa pensavo anch'io cosi', che si possa ancora fare qualcosa; non ero d'accordo con autori pessimisti come Lovelock, che danno ormai i giochi come perduti, perchè ritenevo che Lovelock sottovaluta il potenziale di cambiamento di un movimento popolare e rivoluzionario che si faccia carico di un cambiamento radicale. Ma gli studi che ho fatto ultimamente sul bilancio energetico delle radiazioni mi hanno convinto che abbiamo già oltrepassato il punto di non ritorno. Non ho più voglia di combattere, voglio solo dormire e abboffarmi, anche per venire qui oggi ho dovuto lottare contro la mia inerzia. Quello che possiamo fare e' solo cercare di ridurre un po' il disastro, ma il disastro di per sé e' certo. Siamo oltre al punto di Runaway, di fuga, il prossimo punto di equilibrio sara' a 6 gradi piu' in alto e ci arriveremo presto.". Six degrees - titolo di un libro il cui autore e' venuto al convegno. Una relatrice giovane e carina dice che non e' piu' tempo di parlare, bisogna agire, essere rivoluzionari e visionari... io guardandola le visioni ce le ho ma non credo che parlasse di questo.

Parlano altri, usano spesso la metafora dell Juggernaut, l'inarrestabile massa, il tir con rimorchio lanciata a folle corsa verso una scogliera. Dicono che ormai il Juggernaut ha oltrepassato il bordo della socgliera ed e' in caduta libera. Dicono che il governo New Labour di Blair ha stanziato 50 milioni di pounds per il miglioramento energetico delle case britanniche, e 50 miliardi per costruire nuove autostrade. Una presa per il culo. Per la classe politica poi la prospettiva e' il loro mandato, 5 anni, e l'obiettivo e' essere rieletti al mandato successivo. 25 anni in politichese sono cifre siderali; sono troppo concentrati a costruire la ragnatela delle loro clientele, quelle che garantiranno la loro rielezione. Al contrario e' di oggi la notizia che l'Hitler Texano ha bacchettato la Germania perche' sono troppo seri nella lotta alle emissioni di CO2.

Le compagnie petrolifere mandano in giro le loro squadre di guastatori della verita', i kamikaze della mistificazione che si fanno gioiosamente esplodere in diretta TV spargendo menzogne nel cosmo mediatico. Investono fortune per insabbiare l'evidenza scientifica. "I cambiamenti climatici sono sempre esistiti. E' una congiura mondiale comunista, il golpe verde, un attentato alla liberta' di impresa, un ritorno al medioevo". Un mese fa sentii in un talk show italiano un giornalista mettere in dubbio che i ghiacci della Groenlandia si stiano davvero sciogliendo. "Non c'è nessun motivo di essere nervosi, ti dicono agitando i loro sfollagente; e io dico: "non può essere vero", e loro dicono: "non è più vero niente"."

Per chi vuole leggere il ridicolo rapporto dell'ONU sui cambiamenti climatici basta googlare "IPCC Summary for Policymakers". E' un'opera maestra di Vagologia ed Ars Dissimulandi, Minimizzandi et Menandi Canem Per Aiam. Dicono gli addetti che il rapporto originale aveva toni molto piu drammatici, poi violenti pressioni politiche bushiane stravolsero il suo contenuto fino a renderlo la favoletta per bambini che venne poi pubblicata.

Me ne vado dal convegno in preda ad una profonda depressione. Il mondo e' spacciato, e per di piu' uscendo dalla sala scopro che avevo la bottega dei pantaloni aperta, speriamo non se ne sia accorto nessuno, adesso capisco perche' alcune ragazze mi guardavano. Ho solo voglia di piangere, mi fa schifo tutto e sono incazzato con tutti. Per qualche giorno sono sotto shock e penso "tutto questo e' un incubo". Penso che i nostri genitori e nonni che hanno visto il nazismo in Europa, avranno pensato mille volte "tutto questo e' un incubo, presto mi svegliero' e sara' primavera"; ma il nostro incubo a modo suo e' peggiore, perche' a quei tempi si combatteva una guerra che si sperava finisse presto, mentre l'incubo che noi abbiamo scatenato sulla terra durera' per milioni d'anni. Poi, dopo qualche giorno, il pensiero si fa meno ossessivo, accetto il destino, cerco solo di essere ancora piu' attento del solito a risparmiare energia, la sera prima di andare via dall'ufficio faccio il giro a spegnere i monitor dei miei colleghi, ma e' un rito religioso, non serve a nulla tranne che a dar pace alla mia coscienza. Poi vado a farmi una biciclettata nei campi, per godermi finche' dura la bellezza sovrannaturale di questo pianeta. Comunque domani vincero' la mia timidezza e mandero' a tutti un email chiedendo di spegnere i computers prima di andare via la sera.

Dice, ma che c'entra il Mandarino per Teo? Beh perche' ogni volta che uno prende un aereo, o che scalda troppo la sua casa, o che usa l'automobile, e' come se ammazzasse un contadino cinese, perche' i cambiamenti climatici causati dal nostro folle consumismo porteranno siccita' e alluvioni che ammazzeranno le popolazioni povere del terzo mondo, solo che nel nostro caso gli effetti ci mettono un 25 anni per farsi sentire. I cambiamenti di oggi sono il frutto della CO2 emessa nel 1970. Noi oggi ammazziamo la gente del 2040 circa. Fra 20 anni il traffico aereo sara' responsabile del 50% per cento delle emissioni di CO2, cuociamo nel nostro stesso brodo. Pero' che ce frega, e poi lo fanno tutti. Prendi, spandi e spendi, non domandare da dove provengono.

E ora lo spazio alle domande dei fedeli:

D: va bene, la Terra e' spacciata, pero' abbiamo Marte! Ma lei non legge i giornali? Hanno scoperto un pianeta simile alla Terra a 10 fantastiliardi di anni luce. Gli Americani ci traghetteranno tutti laggiù appena in tempo e saremo salvi - per lo meno noi filoamericani, voi comunisti non so, senza offesa non credo che vi vorranno.

R: complimenti fratello, una bella fantasia

D: l'Uomo, cioè gli Americani, inventerà qualcosa! Ho fiducia negli Americani, so che faranno la cosa giusta.

R: e come no, dopo che avranno provato tutto il resto.

D: una volta alla settimana lascio l'auto a casa e vado in ufficio in bici! Faccio la mia parte per l'ambiente, sono orgoglioso di me e per festeggiare quest'estate vado in vacanza in Thailandia.

R: mi ricorda mio zio Camillo che per dimagrire prendeva il caffe senza zucchero e poi si mangiava 3 etti di spaghetti alla carbonara.

D: ma, se le cose fossero davvero cosi' drammatiche e disperate come lei dice, in TV e sui giornali la smetterebbero di passare tante puttanate e ci educherebbero su cosa dobbiamo fare. A me Gerri Scotti non mi sembra tanto preoccupato, e cosi' neanche io mi preoccupo. Dico bene?

R: anche l'orchestra del Titanic non era preoccupata, probabilmente perche' gli avevano garantito una scialuppa tutta per loro e un grosso cachet

D: non ce la faccio piu', questo mondo e' orribile e voglio morire. Mi puo' consigliare un ponte sicuro da cui buttarmi? Introd? Pondel?

R: anche io alle volte mi sento cosi', soprattutto dopo che vedo la faccia di Bush. Pero' dispiace buttar via cosi' una vita, sua mamma ci ha messo tanto amore a farla. Non resti solo, si unisca a un gruppo di gente che lotta contro questa merda di sistema. Greenpeace, Emergency, Amnesty International, ARCI, al limite la Caritas, un partito politico, faccia lei, ma non resti solo. Anche se la battaglia e' persa, non smetta di lottare insieme ad altri. Quando il momento verra', e' meglio stringere la mano di qualcuno.

(agosto 2007)

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