Thursday 12 June 2008

La strana storia di Zio Paperone e di Che Guevara.





Sono uno dei tanti povirazzi che hanno passato la vita a lavorare per mettere da parte quattro soldi per la vecchiaia. Sono anche più sfigato della media degli italiani perchè, essendo uno zingaro, non ho neanche mai comprato una casa, perdendomi così la grande bolla immobiliaria degli ultimi quindici anni.

Un pò però mi consolavo: ho messo i miei soldi in BOT e Obbligazioni, mi danno degli interessi modesti ma un pò superiori all'inflazione, pazienza, non sono ricco ma mi mantengo a galla, pian piano avrò abbastanza soldi da poter mollar tutto e andare a fare il rivoluzionario in America Latina, che è sempre stato il mio grande sogno. Non sono bello come il Che Guevara, ma neanche Gramsci lo era. Il mio giorno arrivera'.


Però continuavo a vedere il prezzo di tutto salire vertiginosamente, e i miei risparmi sciogliersi come cioccolato in tasca. Allora dissi: "porca puzzola, se non mi metto a gestire meglio i miei soldi qui io lavoro solo per compensare l'inflazione". Mi misi a studiare un po' di economia, ecologia e finanza, mi lessi i libri di Richard Heinberg, David Strahan, Jeremy Leggett, Matthew Simmons; e scoprii cose che vorrei raccontare, anche se agli esperti risulteranno ovvie, sperando così di salvare dalla miseria qualche altro poveraccio come me.

* Primo: l'inflazione REALE non è assolutamente del 3% come ci raccontano in TV. E' almeno del 15%. La quantità di denaro

circolante, tecnicamente detto M3, stampato come Totò e Peppino facevano ne La banda degli Onesti, cresce di almeno il 15% all'anno. Solo che qui i falsari sono i banchieri e i governi nazionali, quindi in galera non ci finiscono. Ovviamente se in TV ti dicessero la verità sull'inflazione, tutti ritirerebbero immediatamente i loro soldi dalle banche, dai BOT eccetera e l'intero sistema finanziario, basato sull'inchiappettamento del povero risparmiatore, crollerebbe. Il sistema crollerà, ma non così presto, non finchè riescono ancora ad illuderci e a rapinarci con le buone.

* Secondo: l'inflazione e' stata tenuta relativamente bassa grazie all'effetto dei bassi prezzi dei prodotti di consumo made in China,

anche se questo ha comportato la perdita di tanti posti di lavoro da noi. Ma alcuni fattori, principalmente il costo sempre crescente dell'energia per i trasporti delle merci, faranno finire ben presto la cuccagna delle cineserie.

* Terzo: forse col petrolio a 95 dollari sta diventando evidente che l'era del Peak Oil è già cominciata. La produzione globale di petrolio

diminuira' del 2-3% all'anno mentre la domanda crescerà del 3-4%, con una grossa sensibilità a tensioni geopolitiche e molta tensione supply-demand. Aspettiamoci una crescita del costo dell'energia sul 30% all'anno, forse più. Dato che l'energia influisce sul prezzo di tutto, perchè tutto richiede energia per fare tutto, aspettiamoci una inflazione rampante negli anni a venire. Pero' bada ben, recessione e Peak Oil sono due giganti in lotta fra di loro, uno tira giù il demand e l'altro il supply. I due giganti si azzufferanno rotolandosi avvinghiati al suolo, un mese vince uno, un mese vince l'altro, e noi pulci mercanti dobbiamo sempre stare attenti a saltare sulla groppa di chi vincera' al prossimo round, altrimenti verremo schiacciati al suolo.

* Quarto: con gli sconvolgimenti climatici e l'aumento vertiginoso del costo dei pesticidi e del carburante, e la diminuzione delle falde aquifere,

l'erosione del suolo fertile, i raccolti globalmente diminuiranno, altro fattore di galoppamento dei prezzi per lo meno dei generi alimentari

* Quinto: l'investimento nel mercato immobiliario e' un treno pericoloso da prendere, perchè con la recessione da crisi energetica alle porte,

e col caro-trasporti, il turismo andrà a picco, tanta gente che si poteva permettere una seconda casa la venderà, probabilmente tanti povirazzi come me accetteranno di vivere in dieci in una stanza pur di risparmiare sul costo del riscaldamento... probabilmente fra qualche anno la crisi energetica provocherò anche il contro-esodo dalle città verso le campagne. Insomma, sempre meglio una casa che un BOT, ma non punterei tutti i miei risparmi su una casa. Anzi, avessi una casa la venderei adesso prima che avvenga un crollo come negli USA.

* Sesto: il mercato azionario, attualmente con valutazioni astronomiche basate sull'illusione di una crescita illimitata,

andrà a picco quando sarà evidente che, a causa dell'esaurimento dei combustibili fossili, ci aspetta in futuro una DECRESCITA illimitata. Stare alla larga da Fondi di Investimento anche se garantiti. Lasciar perdere i mercati emergenti che ormai sono emersi tutti.

A questo punto, dato che i soldi valgono sempre meno, uno può fare tante cose.

* Vendere tutto, darlo ai poveri e dedicare la vita agli altri, sperando che qualcuno, tipo una chiesa qualsiasi, ci dia da mangiare e ci curi quando vecchi e/o malati. Tipo farsi prete. Bellissima scelta, ma io sono ateo e non conosco nessuna chiesa atea, e non c'e' nessuno che paghi le mie bollette alla fine del mese. Scelta da farsi solo a tempo parziale, a meno di avere papà che paga.
* Mettere la testa sotto la sabbia e continuare a sgobbare come un somaro e comprare BOT coi pochi risparmi, perchè non ha nessuna altra idea in testa. E' esattamente quello che il Sistema conta che noi facciamo.
* Spendere e spandere godendoci l'oggi, e quando arriverà la stagione delle vacche magre boh, vedremo. Mi piacerebbe fare cosi', ma l'educazione spartana,

puritana, protestante e ebrea che ho ricevuto fa a pugni con questo tipo di scelte. Inoltre, le cose più belle della vita sono gratis.

* Alzare la testa e salvarsi il posteriore con qualche buona idea di investimento e lavorando un pò di cervello... adesso vi spiego una possibile strategia.

L'unica cosa che vale e' LA ROBA - di pirandelliana memoria. In termine tecnico la ROBA viene chiamata COMMODITIES. Di ROBA ce n'e' di tanti tipi:

* PETROLIO di tutte le forme sapori e colori - BRENT, LIGHT CRUDE, GAS OIL, GASOLINE - poi gas naturale, carbone... ENERGIA in genere. Questa è la mia ROBA favorita, perchè l'energia è come il motore immobile, che fa andar tutte le cose.
* METALLI.... l'ORO è il re, poi vengono i suoi vassalli valvassori e valvassucci, nobili come l'ARGENTO, il PALLADIO, il PLATINO... poi metalli più proletari e industriali, tipo il rame... ma guardatevi bene dallo snobbarli: mentre l'oro viene quasi tutto conservato, gli altri metalli vengono per lo più usati in processi industriali, e questo li rende ancora più preziosi perchè si CONSUMANO e hanno un valore d'uso oltre che di possesso. Con ORO e ARGENTO ci si sente un po' Re Magi.
* BENI AGRICOLI: cotone, zucchero, caffè, soia, grano, granturco, bestiame, legname.... alcuni hanno un sapore esotico, e fanno sentire un pò Marco Polo sulla via della Seta.
* BENI IMMOBILI: case o terreni. La sfida e' trovare un posto sul pianeta dove i prezzi non siano già cresciuti del 300% negli ultimi 5 anni.

L'idea è semplice: se metti i tuoi soldi in ROBA, almeno la tua ricchezza reale non dovrebbe risentire dell'inflazione. I prezzi salgono, ma tu la ROBA ce l'hai e puoi eventualmente barattarla in cambio di altra roba.

L'idea di partenza fu quella di investire in beni immobili, una classica strategia ben seguita dai nostri genitori. In Italia, diménticatelo. Mi spinsi fino in Romania, nell'illusione neocolonialista di comprar casa nel centro storico di Sibiu in cambio di un sorriso e una stretta di mano. Pensavo di trovare il Bengodi, l'Eldorado, Tahiti per Gauguin. Mi chiesero 350mila Euro per una catapecchia e me ne ripartii con la coda tra le gambe. Si sono fatti già furbi. Forse in Nepal, in Patagonia, in Congo, chissà. Col global warming, Finlandia e Canada promettono bene; dal Mediterraneo - devastato da caldo alluvioni e siccità - starei alla larga. I terreni agricoli mi ispirano di piu' delle case: quando il petrolio sarà finito l'unica energia per campare tornerà ad essere quella del sole, come è stato per miliardi di anni, e per captare sole per fare cibo ed elettricità ci vuole terreno; due fattori essenziali per scegliere il terreno sono approvvigionamento idrico e caos climatico. Complicato, rischioso, richiede molta ricerca sul territorio, molto tempo, devi conoscere persone di fiducia.

La seconda tentazione fu quella di comprare dei barili di petrolio e sistemarli in giardino, ma non è molto comodo, e probabilmente illegale per ragioni di sicurezza. Anche riempire il garage di ZUCCHERO e GRANO non va bene, mi vedo già a far pascolare in cortile gatti e formichieri per scacciare ratti e formiche. Complicato e inaffidabile.

Risulta che il sistema "migliore" e' comprare CERTIFICATI con dei Brokers Online. Boh, io pensavo che i Brokers trattassero solo azioni in Borsa - di cui ho orrore, dopo aver perso la camicia nel crack del 2001 - e invece ci sono anche delle azioni per comprare e vendere elettronicamente la ROBA! C'e' sempre un piccolo rischio: che il sistema diventi insolvente - magari con la scusa di un attacco di Al Qaeda che potrebbe casualmente distruggere in modo irreversibile tutti i records delle tue posizioni aperte. Prima o poi il SISTEMA ricorrerà a questo TRUCCO, quando la bancarotta globale non sarà più nascondibile. Per cui è meglio non metterci tutti i propri soldi.

Ma qui viene la sorpresa più bella: per comprare un barile di petrolio, uno non deve necessariamente mettere giù 95 dollari; si possono utilizzare i CFD, ovvero Contract For Difference, ed acquistare un barile a credito, mettendo giù solo un deposito tipo del 10-20% del valore nominale dei beni acquistati. Ovviamente su questo credito - o margine - bisogna pagare un interesse, ma chi se ne frega, tanto il valore del petrolio è destinato a crescere mooooolto di più di questo interesse, che è di poco superiore all'interest rate fissato dalla Federal Reserve americana, in pratica l'8%. E' un po' come fare il mutuo per comprare energia invece che casa.

Un'altra formula molto semplice è quella dello SpreadBetting, praticamente si scommette un certo numero di dollari per ogni movimento in alto o in basso del prezzo del petrolio - o di ogni altro bene. L'idea è simile a quella delle corse dei cavalli, il tuo cavallo è il petrolio e se lui corre tu vinci. Chiaro che se corre in giù perdi, ma alla lunga il petrolio correrà sempre in su, e tanto, quindi tranquillo che non perdi i tuoi soldi.

Comunque una parte dei risparmi conviene tenersele in LINGOTTI di metallo - oro o argento - REALE chiusi per bene in cassaforte, almeno quelli non te li portano via. Uno dice: ma questo e' un investimento che non FRUTTA, se compro una casa almeno la uso. Vero, ma se uno vede l'andamento del prezzo dell'oro negli ultimi anni, si rende conto che era un investimento molto più redditizio che una casa... e il trend secondo me si accentuerà ancora di più nel futuro, quando purtroppo le tensioni (leggi: guerre) internazionali accresceranno la domanda di beni mobili e trasportabili, come appunto i metalli preziosi. E' un mondo schifoso, lo so, e darei qualsiasi cosa perche' non sia cosi'; ma visto che e' cosi' tanto vale cercare di sopravvivere economicamente.

Dice, ma tu non eri di sinistra, cosa ti metti a trafficare coi soldi, non sai che i soldi sono roba del demonio, putrido capitalista, pape satan aleppe. Si, sono e resterò -spero- di sinistra, ma purtroppo spesso sono i soldi a fare la differenza fra il vivere e il morire, fra il poter essere utile all'umanità - al pianeta in generale - o no. Come dice Primo Levi in "Se questo e' un uomo", la prima legge del campo è "salvare se stessi". L'unico modo in cui potrò essere utile durante le varie fasi dell'affondamento del Titanic Planetario è offrendo un pò di soldi alle poche persone che li meriteranno, principalmente a coloro che già hanno dedicato la loro vita ad aiutare gli altri senza aspettarsi niente in cambio. Per il resto, credo di essere abbastanza inutile, piccolo borghese individualista che non sono altro.

Dedicato ad Anna Politkovskaya, ho appena visto una sua intervista e mi vergogno di non essere come lei.

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